Il pneumatico ricostruito premium batte il pneumatico nuovo di alta qualità in un nuovo studio sul ciclo di vita

Un pneumatico ricostruito per autocarro genera circa 135 kg o il 63,6% di emissioni di CO2 in meno rispetto a un pneumatico nuovo per autocarro e ha la stessa resistenza al rotolamento.

Il pneumatico ricostruito emette oltre il 60% di emissioni di CO2 in meno rispetto a un pneumatico nuovo di pari qualità. Questa è la conclusione principale di un recente studio condotto dall’Istituto Fraunhofer per la tecnologia ambientale, della sicurezza e dell’energia, commissionato da AZuR, una rete di enti di cui Marangoni fa parte. La nostra azienda ha contribuito all’indagine fornendo alcuni dei prodotti/materiali utilizzati nei test.

Le cause principali di questi risultati sono i risparmi di energia (elettricità/gas) e di materie prime ottenuti durante il processo di produzione. Un pneumatico ricostruito per autocarro provoca circa 135 kg o il 63,6% di emissioni di CO2 in meno rispetto a un pneumatico nuovo per autocarro.

Lo studio dell’Istituto Fraunhofer ha preso in considerazione sia la fase di produzione che quella di utilizzo, che sono fortemente influenzate dalla resistenza al rotolamento del pneumatico. Secondo i test del laboratorio TüV North, i ricostruiti raggiungono la stessa classificazione di resistenza al rotolamento dei pneumatici nuovi sulla cui carcassa si basano.

La resistenza al rotolamento, che è solo dell’1% superiore a quella dei pneumatici nuovi di pari qualità, è significativamente compensata dai benefici della riduzione di CO2 realizzata durante il processo di produzione.

I ricostruiti per autocarro emettono circa le stesse quantità di CO2 per una durata di 150.000 km rispetto ai pneumatici nuovi di qualità equivalente. Con un chilometraggio di 65.000 km, i ricostruiti per autocarro hanno un’impronta di carbonio inferiore a quella dei pneumatici nuovi di qualità equivalente.